Il turismo è professionalità e non improvvisazione

Il settore turistico, soprattutto in Puglia ha riscontrato una notevole crescita grazie alle politiche promozionali che hanno ottenuto un grande successo.

In linea con questo anche la gestione delle strutture ricettive deve adattarsi a questi cambiamenti: è quello che ci presenta Giuseppe Nigri, Presidente ADA Puglia (Associazione Direttori Albergo) nella sua intervista.

Il turismo in Puglia ha visto realizzare una continua crescita, affermandosi oggi come meta principale. Quali sono stati i fattori cardine che hanno permesso di riscontrare questo dato?

Ogni anno si sta riscontrando una continua crescita rispetto al passato, dovuta in particolare:

– alle favorevoli congiunture internazionali che hanno visto paesi come la Tunisia, l’Egitto, la Turchia, il Kenya, tra le destinazioni sconsigliate dalla Farnesina, poiché non più sicure;

– alle politiche promozionali attivate dall’assessorato al Turismo della Regione Puglia;

– alle nuove rotte aeree che collegano gli aeroporti di Bari e Brindisi;

– agli investimenti degli operatori privati, in particolare delle strutture a 5 stelle lusso, che hanno determinato un interesse dei  Vip e dei media.

Da precisare però che l’aumento delle presenze non è tale da poter affermare che la Puglia oggi sia una “meta principale”. Non dimentichiamo che registriamo 1/4 delle presenze del Veneto e meno della metà della Toscana. Siamo la 12° regione in fatto di presenze.

La Puglia, grazie alla bellezza del suo territorio, alla gastronomia e all’ospitalità della popolazione, ha una varietà di Turismi che tante altre regioni non hanno. In ogni caso potrebbe fare molto di più diversificando l’offerta in tutti i mesi dell’anno e non solo nei due mesi estivi di punta, così da continuare il suo trend di crescita.

 

In questa prospettiva sono aumentate e cambiate le esigenze dei turisti?

L’aumento di turisti provenienti da varie nazioni comporta la necessità adeguare la qualità dei servizi nelle strutture ricettive a Standard Internazionali. Occorre migliorare l’accoglienza, avere personale con conoscenza delle principali lingue estere, migliorare la qualità dei servizi, dei trasporti, anticipare la pulizia della costa già da aprile e ritardarla fino ad ottobre,adeguare la propria offerta gastronomica alle diverse esigenze alimentari dei clienti.

A mio parere tanto c’è ancora da fare per soddisfare le esigenze dei turisti. Bene sarebbe sensibilizzare i comuni a vocazione turistica progettando Punti Info con addetti parlanti lingue straniere e organizzando corsi di inglese per gli addetti al traffico.

 

Per una corretta gestione di queste strutture di quali competenze manageriali bisogna essere in possesso?

Per consentire adeguati standard di qualità le strutture necessitano di una conduzione manageriale qualificata. Non si può più improvvisare ma utilizzare procedure corrette e formare tutto il personale in ogni reparto. L’acquisto on line inoltre, ha soppiantato quello off line, spingendo la crescita dei marketplace. La possibilità di recensire le strutture (ad esempio su Tripadvisor) ha stravolto le modalità di relazione tra ospite e albergo. L’applicazione di logiche/dinamiche di prezzo, ha polverizzato il caro vecchio listino prezzi. La nascita poco controllata di nuove aziende ricettive ha determinato un aumento della competitività con conseguente rincorsa al miglioramento dei servizi, alla moderazione dei prezzi e al controllo dei costi. Per coordinare questi processi occorrono competenze di esperti e direttori d’Albergo di provata esperienza.

 

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L’emozione è comunicazione

La comunicazione ha da sempre avuto un ruolo fondamentale nella scelta di un prodotto, di un servizio da parte del consumatore finale.

 

Oggi però questa ha subito dei cambiamenti: quello che emerge è la ricerca di un’esperienza memorabile, di un qualcosa che riesca a toccare il profondo del consumatore. E’ per questo che si parla di marketing emozionale.

 

Per capire cos’è il marketing emozionale e quali sogli gli strumenti utili per raggiungere i suoi obiettivi, abbiamo intervistato Davide Murri, videomaker ed esperto nella creazione di spot emozionali.

 

La comunicazione si evolve in continuazione, e con essa anche i mezzi utilizzati. Oggi si parla sempre più di video. Cosa questo strumento riesce a trasmettere a differenza di altri?

Per rispondere a questa domanda citerò un inaspettato e mastodontico visionario del secolo scorso: Walt Disney. Lui diceva sempre: “se puoi immaginarlo, allora puoi farlo!”.

Mai come oggi questa affermazione si allontana dal significato magico dell’immaginario per concretizzarsi nell’universo delle possibilità creative. Le tecnologie dell’industria video attuali, sempre più accessibili a tutti, hanno potenziato esponenzialmente nel giro di pochi anni linguaggio, stile, mode, e tecniche audiovisive. Un video racchiude in se il potere della sintesi e l’universalità di un messaggio che può trasmettere una grande emozione, senza dover usare necessariamente l’uso di dialoghi, abbattendo così ogni barriera linguistica.

 

 

 

Il tuo lavoro non è solo quello di realizzare video, ma soprattutto spot. Uno degli ingredienti principali è l’emotional marketing. Quanto oggi incide questo valore?

Scegliamo cosa mangiare, come viaggiare, cosa acquistare, e l’emozione è sempre il parametro principale. Io credo che l’emozione muova ogni cosa nella nostra società.

Persino i grandi brand hanno abbandonato la strada dello spot commerciale per abbracciare “l’emotional marketing”. Si tende a ricordare fortemente un emozione, o una sensazione precisa, e se questa è fusa ad un nome, ad una azienda, ad un gruppo di persone o a una attività in particolare, ecco che il video emozionale si concretizza nel binario più veloce in termini di associazione, offrendo così al brand un potere ineguagliabile.

 

Quali sono i tre pre-requisiti per un lavoro finale.

  1. La conoscenza avanzata della fotografia, poiché elementi come la composizione dell’inquadratura, l’uso fortuito della luce, e la profondità di campo sono tassativi per la creazione di un buon video.
  2. La conoscenza della musica, elemento fondamentale per lavorare su aspetti di sincrèsi delle immagini così da poter ricreare dinamiche emozionali efficaci.
  3. Oltre la conoscenza di piattaforme professionali di montaggio digitale, la competenza del potere di sintesi, fondamentale al fine di prodotti fruibili in rete.

 

 

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Festival Il Libro Possibile: appuntamento consolidato per promuovere il campo artistico-letterario

Dal 5 all’8 luglio prossimi si svolgerà la XVI edizione del Festival del Libro Possibile, evento annuale che si tiene a Polignano a Mare, organizzato tra i vicoli e le piazze dello spettacolare centro storico, con il fine di promuovere attività nel campo artistico-letterario, coinvolgere e condividere la cultura con eventi che stimolano la riflessione, il dibattito e lo scambio di idee.

Quest’anno Uninettuno e il polo tecnologico per la Puglia, situato a Fasano, sono partner del festival, con cui condividono gli stessi valori e obiettivi: l’Università, come la kermesse, è uno strumento di formazione, di accesso alla cultura, di conoscenza.

Abbiamo intervistato, nell’occasione e a pochi giorni dall’inizio del festival, Rossella Santoro, direttrice artistica de Il Libro Possibile.

 

 

Nuova programmazione, nuove idee, nuove sfide auspicando il pubblico caloroso di sempre. Cosa si aspetta dall’edizione di quest’anno?

Quest’anno viene proposto un nuovo programma con un nuovissimo tema: l’“Uomo infinito”. Il tema nasce da un’ispirazione della mostra di Man Ray che sarà inaugurata il 15 luglio a Conversano. Come si può evincere dal titolo, gli uomini sono dotati di alcuni limiti, ma questo non deve impedire di raccogliere nuove sfide, di superare i propri confini, le proprie finitezze. Il festival si svilupperà quest’anno in ben 5 piazze, di cui una è la centralissima Piazza Aldo Moro.

 

 

Quali sono i motivi che spingono ogni anno a scegliere il centro storico di Polignano a Mare come location ideale per promuovere la cultura e la lettura?

Si è creato questo clima di condivisione, dialogo tra autori e pubblico. È un evento che permette alle idee di circolare ed è un momento di riflessione. Questo oramai è il sedicesimo anno del Festival “Il libro possibile” e vi è stata una crescita costante nel corso degli anni della partecipazione all’evento. Polignano si presta benissimo come location per ospitare l’evento grazie alle sue varie piazze e alla loro accessibilità, attributi che forse altre location non potrebbero permettere.

 

 

Si dice che questo evento è stato un’importante stimolo per le case editrici della nostra regione. Conferma? E come rispondono all’iniziativa?

Certamente l’evento da spazio agli autori e case editrici della regione, dando loro possibilità di emergere. La Puglia è feconda di idee, proposte e abbiamo case editrici di tutto rispetto. Questo permette di valorizzare le peculiarità del prodotto made in Puglia.

 

 

In che modo inviterebbe le persone a venire a vivere queste serate al Festival?

È un momento per completare la visita turistica nella nostra regione, dove oltre al mare e alla cucina possiamo abbinare anche la cultura. Per i cittadini di Polignano e dintorni, invece, questo è un momento di orgoglio oltre che pregiato per confrontarsi con persone che portano idee dall’esterno: dialogo tra diverse tematiche, diversi autori e relatori, con diversi spunti di riflessione. È una proposta di diverse letture per l’estate e non solo, sempre in una cornice cordiale, accogliente, unica.

 

 

Il Festival è diventato oramai occasione consolidata per incontrare e conoscere i più importanti scrittori e giornalisti di fama, ma anche emergenti. Altro modo per approfondire ed apprezzare il panorama culturale italiano è quello di iscriversi alla nostra Facoltà di Lettere che quest’anno ha arricchito la sua offerta formativa. Scoprila anche tu

Al via il Blog della Uninettuno Puglia

Il nostro territorio ormai da qualche anno è al centro di un interesse internazionale, a partire dai primi verdetti del National Geographic che annoverava la Puglia tra le più belle regioni del mondo e che hanno realmente sancito il via per l’importante ascesa. Masserie a 5 stelle, matrimoni da record, location di importanti film, fino ad arrivare ai tanti eventi culturali svolti nei magnifici comuni della regione.

 

La Puglia è al clou della sua imposizione nell’interesse mondiale e al top dell’entusiasmo dei giovani investitori e imprenditori. Per noi, il blog della Uninettuno Puglia, è un nuovo modo di approfondire e scoprire idee, business e lifestyle di esperti e giovani imprenditori. Conoscere, attraverso interviste, case history da emulare e da analizzare. Aiutare a risolvere dubbi. Valorizzare gli eventi, le risorse umane e i professionisti del nostro territorio.
Un luogo dove un giorno potrai raccontare la tua storia di successo.
Buona lettura, da oggi, con la prima intervista