Metodo Montessori: l’ambiente a misura di bambino

Il Metodo Montessori si basa sull’idea che il bambino deve essere lasciato libero di esplorare l’ambiente che lo circonda, ambiente che deve essere organizzato in moda tale da permettergli di soddisfare il bisogno di curiosità in totale autonomia, e dove tutto è alla sua portata. Per capire con attenzione gli aspetti fondamentali di questo metodo abbiamo intervistato la Dott.ssa Angelica Amendola, Psicologa e Psicoterapeuta.

 

1- Tra i principali elementi che caratterizzano il metodo Montessori abbiamo quello di educare il bambino all’indipendenza e la costruzione dell’ambiente a misura dello stesso. Perché è importante lasciare al bambino la libertà di scelta e sviluppare un’adeguatezza spazio-fisica?

E’ importante sin da subito lasciare il bambino in piena libertà di scegliere,decidere, al fine di sviluppare le proprie competenze. Non bisogna trattare i piccoli come dei fantocci, bisogna dargli fiducia, soprattutto quando sono alle prese con lo svolgimento di un compito, lasciarli liberi, significa farli sperimentare, senza schemi e senza regole, agendo secondo il proprio modo di agire e sentire anche e soprattutto dal punto di vista emotivo.

In questa maniera il bambino impara ad autoregolarsi, ad essere indipendente, a vivere e considerare  il contesto in cui si trova ed ovviamente compito dell’adulto è proprio quello di aiutarli a compiere da soli le loro conquiste.

 

2 – L’apprendimento secondo il metodo Montessori, deriva dall’esperienza diretta e non dall’ascolto passivo. Su cosa si basa dunque il processo di insegnamento nella scuola dell’infanzia?

L’apprendimento deriva dall’esperienza e non dall’ascolto passivo o nel guardare l’adulto che svolge un compito sostituendosi ad esso. Non bisogna mai impedire al bambino di fare qualcosa perché è troppo piccolo, non bisogna giudicare la   capacità dei piccoli in base all’età. Ognuno è a se, ha le sue tappe i suoi tempi i propri limiti, ed è per questo che è importante dimostrare fiducia e lasciargli svolgere i compiti più facili. Per questa ragione nella scuola dell’infanzia il principio di insegnamento si deve ridurre al minimo intervento, l’insegnante deve vigilare affinché in bambino non venga intralciato nella sua libera attività. Osservare molto e parlare poco,rispettare il bambino anche, e soprattutto quando compie un errore, l’insegnante deve indirizzarlo e portare il piccolo ad autocorreggersi. L’intervento deve avvenire in modo fermo e deciso, quando il bambino sta facendo qualcosa di sbagliato e di pericoloso per se e per gli altri.

L’insegnante non deve mai forzare il bambino a fare qualcosa che non è di suo gradimento, nel rispetto dei suoi tempi e della sua volontà, sarebbe più opportuno se ci si soffermasse a coglierne la motivazione.

La scuola deve proporre progetto di educazione al contatto con la natura, per permetterne la piena libertà di movimento, di osservazione di un contesto naturale, o semplicemente educarlo alla cura degli esseri viventi (cure verso piante e animali).

L’insegnante deve concentrarsi sul rafforzare e sviluppare ciò che di positivo nel bambino c’è, i suoi pregi, i suoi talenti, in modo tale che la consapevolezza delle sue capacità possa lasciare sempre meno spazio ai difetti.

Pertanto mai parlare male del bambino in sua presenza o in sua assenza.

L’ambiente scolastico deve essere un ambiente accogliente e familiare in cui tutti mobili ed oggetti siano modellati in base alle esigenze dei piccoli, tali da favorire lo sviluppo intellettuale dello stesso e permetterne l’autocorrezione dell’errore.

 

3 – Abbiamo parlato del Metodo Montessori sviluppato nell’ambiente scolastico. Come può essere applicato a casa, dai genitori, per far si che non si crei un distacco tra scuola e casa?

L’applicazione del Metodo Montessori a casa è fondamentale sia per continuità sia per favorire uno sviluppo armonico della personalità che si mantenga sempre la stessa linea di pensiero. Il bambino deve ritrovare un ambiente familiare e intimo, privo di ostacoli, stimolante ma non iperstimolante in cui sia possibile il giusto riposo.

E’ importante ritrovare figure di riferimento con cui si possa facilmente interagire,che ci sia il giusto equilibrio tra regole e libertà.

E’ importante comunicare le nostre regole in maniera assertiva con un tono vigoroso ma con un linguaggio adatto all’età che sia corretto e inequivocabile.

 

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